A Daniela
Tutto è finito in cenere,
mia cara fraterna amica,
le calde speranze, l’ardente gioventù,
le brillanti vittorie e le brucianti sconfitte.
Il nostro mondo di allora è finito in cenere.
Scivola il tempo
e non lascia più fiori
nel rio del tuo ultimo tuffo,
dove il doloroso fragore di allora
è divenuto infine melodia malinconica.
La tua mancanza è un’abitudine triste,
lo sguardo che spazia sulla pianura riarsa,
un discorso interrotto da silenzio improvviso,
un vuoto amaro che mi accompagna.
Una pena dolce che non può finire.
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Riportami a casa in collina
Riportami a casa in collina,
dove sono stata felice,
dove le foglie argentate del salice
sussurrano lievi alla luna
e la bignonia copre d’arancio
i cari mattoni sbrecciati.
Nel silenzio frustato dal vento,
tra echi di antiche risate,
alimenterò le amarene
con la mia cenere grassa.